come un uomo inseguito
1944 • 1989 • 2022
un treno attraversa la rotta balcanica
un misterioso appuntamento tra le generazioni
Come un uomo inseguito
26-27-28 settembre ore 20.30
Salus Space • via Malvezza 2/2 • Bologna
installazione/spettacolo dall’opera di Danilo Kiš
produzione Cantieri Meticci
testo e regia di Pietro Floridia
assistenti alla regia Niccolò Di Flavio, Laura Marcon, Alessia Pasqualini, Bruno Ughi
scenografia Luana Pavani, Davide Sorlini
oggetti scenici Sara Pour, Joulya Samra
video Oscar Serio
animazioni Sara Pour
musiche di scena Simone Lamusta, Emiliano Minoccheri
con: Donatella Allegro, Stefania Alterio, Anna Luigia Autiero, Alessia Del Bianco, Younes El Bouzari, Pietro Floridia, Nicola Gencarelli, Seit Kibja, Joumana Maana, Antar Mohamed Marincola, Emiliano Minoccheri, Irene Maria Olavide, Sonia Samra
IL COSTO DEL BIGLIETTO È DI 10€, da pagare all’ingresso oppure tramite donazione su PAYPAL.
Ingresso ridotto per i soci di Cantieri Meticci (7€).
Lo spettacolo è all’aperto, quindi vi consigliamo di portare una giacca o un maglione!
pietro floridia • drammaturgo e regista
A partire dall’opera edita e inedita di Danilo Kiš, grande autore serbo del Novecento, nasce la riscrittura operata da Cantieri Meticci: dai frammenti di testo, dalle immagini, dagli schemi della trama abbozzati proprio durante il suo ultimo viaggio in treno verso Parigi, poco prima di morire.
Un giallo metafisico alla ricerca di un padre scomparso, che si dipana lungo i binari di quelle domande che da sempre accompagnano l’umanità: cosa ereditiamo dal passato? Come possiamo trasmetterlo a chi verrà dopo di noi? Cosa possono la scrittura e l’arte di fronte alla morte?
Gli spettatori sono accolti a bordo di quel treno destinato a viaggiare lungo il corso della Storia, attraversando l’Europa in tre epoche diverse: 1944, 1989, 2022.
istantanee
i passeggeri
Juljia Szabò
Vuole tornare in Ucraina per riportare la salma di suo marito, è un’amica d’infanzia di Danilo. Danilo si innamorò di lei grazie ad un aeroplanino, quando erano piccoli.
Nadia Maalouf
È la figlia di una famiglia libanese, sta fingendo di essere ebrea per attraversare il confine. Decide quindi, assieme alla famiglia, di affidarsi ad un passatore che possa aiutarli ad ottenere i visti di ingresso per l’Europa.
Dragoljub Golubovíc
Fa parte della polizia di frontiera sovietica, sale sul treno a seguito di una segnalazione di “merce” illegale. Inizierà a dare la caccia ai clandestini, causando la loro fuga.
Mirjana Macbetovic
A Belgrado soffiano i venti nazionalisti. Mirjana e Slobo hanno ascoltato il discorso sulla Grande Serbia di Milošević; nella cucina del vagone ristorante affilano i coltelli destinati ai musulmani.
Mira Trailovic
L’enigmatica donna con la veletta nera che aiuta i clandestini a travestirsi da donne incinte per traversare illegalmente il confine tra la Romania e la Jugoslavia.
Rebeka Kiš
È la proprietaria del vagone ristorante. È una persona molto sofisticata e di classe. Conosce la rotta e sa della presenza dei clandestini a bordo. Offre loro protezione in cambio di lavoro in nero: i clandestini dovranno fare i camerieri nel suo ristorante.
Slobo Slobosevic
A Belgrado soffiano i venti nazionalisti. Mirjana e Slobo hanno ascoltato il discorso sulla Grande Serbia di Milošević; nella cucina del vagone ristorante affilano i coltelli destinati ai musulmani.
OGGETTI SMARRITI
Questo lavoro ha fornito anche l’occasione per un primo utilizzo della tecnologia di ripresa a 360°.
La sperimentazione è nata come reazione al covid, come necessità di inventarsi forme che potessero salvaguardare il lavoro degli attori di teatro anche in tempi pandemici, lontani da un pubblico in presenza. Dalla collaborazione con il videomaker Oscar Serio è nato un percorso installativo con il quale, tramite una serie di QR CODE attivati dagli smartphone, i visitatori si troveranno immersi dentro alle scene dello spettacolo, ma anche al backstage e a riprese dei momenti preparatori, andando a “montare” loro stessi il loro spettacolo.
Riproponiamo qui i video dell’installazione, collegati ai rispettivi quadri.